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Pagina:Tigre Reale.djvu/102

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spose, nè sorelle. — Oh! quanto alle spose... se ci fosse al mondo un’altra poveretta buona e dolce come la mia, consiglierei a tutti i miei amici di sposarla. — Caro De Natale, una sorella non è una donna, ecco perchè accanto alla mia, francamente e modestia a parte, mi trovo un poco di buono. — So anch’io che esistono delle donne perfettamente degne di essere amate, e perfettamente rispettabili; ma lo so per caso! disse Falchi. - Or bene, giacchè per caso avete sotto gli occhi tante eccezioni quanti siete voi altri, incluso lo scettico Crespi che perde il suo scetticismo dietro la baronessa, perchè vorreste negare che La Ferlita possa essere felice anche colla catena del matrimonio al collo? — Chi dice di no? Dammi un altro sigaro. — È quistione di gusti. — Hai detto catena! — Io domando di essere felice più tardi che si può. — Sì, quando tua moglie non sarà bella che per farti geloso, a torto o a ragione, e quando i figli non ti verranno che per darti le ansie e le paure di lasciarli orfani troppo giovani. È un egoismo sbagliato, caro