Pagina:Tigre Reale.djvu/46

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sformantesi ad ogni momento — giammai la stessa — senza artificio e senza affettazione, forse anche senza averne coscienza; una donna cui non si sapeva su qual tono rispondere ad una domanda fatta da lei all’istante medesimo. Come amante ella non valeva la marchesa, nè la bionda Targotti, nè Palmira, non valeva gran cosa insomma; ma come amica era impareggiabile, non fosse altro che non ci si annoiava mai un momento in casa sua, neanche a star zitti e musoni, non fosse altro quella birichina curiosità che vi prendeva di sapere come l’avreste trovata — chè il suo umore era sempre cangiante e bizzarro — al momento di metter piede a terra al cancello del suo villino. Anche quale amica metteva sempre senza avvedersene nella loro intimità un po’ dell’ignoto della sconosciuta che si voltava a guardarlo quando l’incontrava in via Calzaioli. L’imprevisto era la sua maggiore attrattiva.

Nata aveva delle ore in cui irrompeva la sua natura selvaggia, specialmente quand’era sola; al-