Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo I, Classici italiani, 1822, I.djvu/59

Da Wikisource.

PREFAZIONE

ALLA PRIMA EDIZIONE DI MODENA

Cominciata nel 1772 e compiuta nel 1782.


Non vi ha scrittore alcuno imparziale e sincero che alla nostra Italia non conceda volentieri il glorioso nome di madre e nudrice delle scienze e delle bell’arti. Il favore di cui esse hanno tra noi goduto, e il fervore con cui da’ nostri si son coltivate e ne’ più lieti tempi del romano impero, e ne’ felici secoli del loro risorgimento, le ha condotte a tal perfezione, e a tal onore le ha sollevate, che gli stranieri, e quelli ancora tra essi che della lor gloria son più gelosi, sono astretti a confessare che da noi mosse primieramente quella sì chiara luce che balenò a’ loro sguardi, e che gli scorse a veder cose ad essi finallora ignote. Potrei qui arrecare molti scrittori che così hanno pensato. Ma a non annoiare i lettori fin da principio con una tediosa lunghezza, mi bastin due soli. Il primo è Federico Ottone Menckenio, il quale nella prefazione premessa alla Vita di Angelo Poliziano, da lui con somma erudizione descritta, e stampata in Lipsia l’anno 1736, così ragiona: “Ebbe il Poliziano a sua