Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/125

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allora crasi acceso, in esso ancora la poesia sopra ogni altro genere di letteratura fu coltivata. Ma come l’eloquenza giunta a’ tempi di Tullio alla sua perfezione, decadde poi a’ tempi di Augusto, perchè gli oratori in vece di seguire le tracce segnate da que’ che gli aveano preceduti, vollero per amore di novità mettersi su un diverso sentiero, e condui f eloquenza a una perfezion maggiore di quella che le conveniva; così avvenne alla poesia ancora dopo il regno di Augusto. Il carattere de’ poeti di quest’età, che dovremo svolgere ed esaminare, ci farà conoscere chiaramente che essi furon viziosi, perchè vollero essere più perfetti di \ irgilio, di Orazio, e degli altri poeti delf età precedente. Ma prima di favellare di questi , ci convien parlare di uno che non sol per età, ma per nascita, per virtù, e forse ancor per sapere deesi a tutti antiporre, benchè poche delle sue poesie siano a noi pervenute. II. Questi è il celebre Germanico figliuol di quel Druso che da Augusto era stato adottato per suo figliuolo. Era egli perciò nipote di Tiberio, fratel di Claudio padre di Caligola, avolo di Nerone, tutti imperadori, ma tutti tanto indegni di salire a quel trono a cui pure pervennero, quanto degno ne era egli che non vi giunse. Gli autori della Storia Letteraria di Francia gli han dato luogo tra1 loro scrittori; perchè, dicono essi (Ili st. Litér. de la France t. 1, §. 2, p. 152), non si trova presso gli antichi autori, ove egli nascesse; ma il seguito della storia fa credere che. ei nascesse a Lione, come r imperador Claudio suo minor Jrateilo+