Ma j a dir vero, non sembrarmi! questi argomenti di grande forza; perciocchè se Quintiliano nato in Calahorra, in età ancor fanciullesca fosse venuto a Roma, non sarebbe punto
a maravigliare eh1 egli e mollo versato fosse
ne’ costumi romani, e poco assai nella favella
spagnuola. Queste son le ragioni che a sostenere i lor diversi pareri da diverse parti si arrecano. Non potrebbonsi esse per avventura
conciliare insieme, dicendo che la famiglia de’
Quintiliani era orionda di Spagna, ma che il
padre, o forse anche l’avolo del nostro scrittore trasportolla a Roma? Ma o ei fosse italiano, o fosse spagnuolo, noi possiam bene a
ragione dargli luogo tra’ nostri scrittori, poichè
è certissimo ch’ei passò in Roma la più parte
della sua vita.
XI. Non giova ch’io mi trattenga ad esaminare ogni passo della vita di Quintiliano; impresa di troppo lunga fatica, e già diligentemente eseguita dal mentovato Dodwello che i
suoi sentimenti appoggia quasi sempre alle
opere stesse di questo autore. Ei dunque mostra che esso nacque l’anno 42 dell’era cristiana nell’impero di Claudio; e benchè gli
argomenti da lui addotti non provino precisamente pel detto anno, certo è nondimeno che
non può quest’epoca o avanzarsi, o ritardarsi
di molto. Ebbe a suoi maestri singolarmente
Domizio Afro, uno de’ più celebri oratori che
allor fiorissero, e Servilio Noniano (Quint l. 10, c. 1; l. 5, c. 7). E perchè nella Cronaca Eusebiana si afferma, come abbian detto, che l’imperador Galba seco di Spagna condusse a Roma
XI.
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