Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/511

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474 LIBRO di VOI. Con più certezza e per assai miglior* «• ragione dobbiamo a questo luogo parlare del celebre storico Dione Cassio, detto ancor Cocceiano. Egli ebbe a padre Aproniano che fu governatore della Cilicia (Dio l. 69) e della Pannonia (ib. l. 49)? e cbe è perciò probabile che gran parte della sua vita passasse in Roma Dione nondimeno dicesi nativo di Nicea nella Bitinia; ma certo egli era già in Roma a’ tempi di Commodo; poichè venendo a raccontare le crudeltà da lui usate, dice di narrar cose che avea vedute egli stesso (l. 72); anzi era egli allora già senatore, e rammenta il consiglio ch’ei diede ad alcuni de’ suoi colleghi di porsi in bocca una foglia d’alloro per frenare le risa, allor quando Commodo in pien senato vantava ridicolosamente le sue prodezze (ib.). Pertinace successore di Commodo avealo nominato alla dignità di pretore (l. 83); ma pare che la morte dello stesso imperadore gli impedisse il conseguirla; molto più che Giuliano successore di Pertinace non eragli molto amico., poichè, avendo Dione trattate talvolta contro di lui alcune cause nel Foro, avealo tacciato d’ingiusto (ib.). Pare ch’egli fosse console la prima volta sotto Settimio Severo (l. 76). Di molte provincie ebbe egli poscia il governo; di Pergamo e di Smirne dall’imperadore Macrino (l. 79); e da’ seguenti imperadori, della Bitinia, dell’Egitto e della Pannonia superiore (l. 80). Alessandro Severo gli fè l’onore di nominarlo seco console per la seconda volta l’anno 229. Ma egli che sapeva di aver incorso l’odio de’ pretoriani , perchè era esattor rigoroso della