Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/648

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QUARTO 6l 1 spagnuolo, altri portoghese , altri di altra patria. Le opinioni de’ quali dagli scrittori medesimi si dimostra che non hanno alcun probabile fondamento. E lo stesso dicasi della nuova e non più udita opinione dell’ab. Quadrio, che sul nome di Tiranio che da alcuni si dà a Rufino, e su qualche altra frivola congettura, il fa nativo di Tirano nella Valtellina (Diss. sulla Valtell, t. 3, p. 126). A questa mia Opera non appartiene l’entrare all’esame delle controversie ch’egli ebbe a sostenere con S. Girolamo, delle vicende a cui per esse fu esposto, e de’ libri seri Iti dall’una e dall’altra parte. Tutto ciò si potrà vedere presso i mentovati autori, e presso gli altri scrittori della storia ecclesiastica, a’ quali però conviene aggiugnere l’altre volte citato P. Stiltingo nella bella difesa eli’ egli ha fatta di S. Girolamo (Acta SS. sept. t. 8) accusato di avere nelle controversie con Rufino oltrepassati i limiti di una giusta moderazione. Non si può nondimeno negare a Rufino la lode di essere stato uomo singolarmente dotto, come le sue Opere stesse ci mostrano apertamente. Ei morì in Sicilia l’anno 410 - 0 non molto dopo. XIII. Io lascio di parlare di altri che a questo tempo medesimo in tali studj furon famosi in Italia; poichè mi sono prefisso di non parlare se non di passaggio di tale argomento, su cui tanti valentuomini hanno già scritto in maniera che appena resta che aggiugnere alle erudite loro fatiche. Di S. Agostino poi e di S. Girolamo non debbo fare parola, se non voglio incorrere nel difetto che spesso in altri ho XIII. Altri scrittori otnmeiti.