Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/95

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58 Libro

parliamo, e vedere singolamente qual fosse a disposizione e F animo verso le lettere degl1 imperadori.

Capo I.

Idea generale dello stato civile e letterario dal principio

di Tiberio fino alla morte di Adriano.



Principii dell'impero di Tiberio felici allo Stato e alla letteratura. I. Tiberio figlio di C. Claudio Tiberio Ne- rone e di Livia Drusilla che poscia fu moglie d’Augusto, e manto prima di Agrippina nipote del celebre Attico, da lui poscia ripudiata suo malgrado per voler di Augusto che volle dargli in moglie Giulia sua figlia, dopo la morte di Augusto, salì in vigore del testamento da lui fatto all1 impero Fanno di Roma 766, che corrisponde all1 anno 14 dell1 era cristiana, essendo in età di 55 anni. Non vi fu mai per avventura imperadore alcuno che nel principio del suo regno facesse concepire di se stesso maggiori speranze. L1 affettata sua ritrosia nell1 accettare il deferitogli impero, la modestia nel ricusare il nome di Signore, di Padre della patria, e di Imperadore ancora, che sofferiva sol di ricevere da’ soldati, la libertà conceduta al senato e a’ giudici di decidere le contese e di terminare i più rilevanti affari, tutte le sue maniere in somma spiranti amore de’ sudditi, compassione verso gli infelici, e odio del dispotismo, promettevano un principe che o pareggiasse, o fors1 anche superasse Augusto. Anche gli studi parve che rallegrar si dovessero dell’elevazion di Tiberio. Aveagli egli in sua