Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/333

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2*72 LIBRO ed ottimo principe finì di vivere. Berengario II allora fece coronar seco il suo figliuolo Adalberto. Ma l amio i)52 dovette dichiararsi vassallo di Ottone I, re di Germania, da cui poscia fu a lui e al figliuolo tolto il regno d’Italia. Ottone I, coronato imperadore in Roma l’anno 962, innalzò al regno d’Italia Ottone II, suo figliuolo, il quale pure l’anno 967 ebbe la corona imperiale. Il padre, principe che per le grandi virtù di cui diede luminosissimi esempi, ebbe il soprannome di Grande, morì l’anno 973.’ Ottone II, mentre seguiva le gloriose tracce del padre, fu rapito da immatura morte in Roma l’anno 983, e lasciò i regni di Germania e Italia al suo figliuolo Ottone III che l’anno 996 ebbe anche la corona imperiale. Ma egli ancora in età giovanile perdette la vita con universal dolore dei sudditi l’anno 1002 (23). (23) Parlando de’ tre Ottoni che nel x secolo furono imperadori e re d’Italia, io non ho accennato ch’essi fosser punto solleciti di promuover tra noi lo studio delle scienze e delle arti. Ma il ch. dottor Giovanni Lami ha prodotto un passo (Hodoeporicon , pars 1 , p. 229) della Cronaca Hirsaugiense del Tritemio, in cui così dice: Anno Sigerii Abbatis VIII qui a Christo nato dcccclx venerunt Legati Tuscorum ad Ottonem I Imperatorem petentes sibi dari aliquem qui eos in via veritatis instrueret, quibus misit Adelbertum ex monacho Corbejensi episcopum , virum doctum et sanctum qui vix evasit manus eorum. E così infatti si legge nell’edizione di quella Cronaca fatta in Basilea nel 1559) (p. 41), ove però mancano quelle parole: qui a Christo nato dcccclx. Ma nella nuova edizione fatta nel 1690 nel monastero di S. Gallo, in cui la Cronaca stessa si è pubblicata assai più ampia e più corretta, secondo che aveala riveduta ed emendata, anzi piuttosto rifatta