Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/355

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ag4 libro Manasse abate di Flavigny, in cui gli permette la fabbrica di un monastero, di che Manasse l’avea richiesto per Theodulphum episcopum aurelianensem et abbatem Floriacensis Manaste rii (Mobili Ann. bened. t. 2, l. 24, n. 85). E questa lettera in qualche edizione è datata dell’anno ottavo del regno di Carlo, che in Francia era l’anno 775, o 776. Ma lo stesso P. Mabillon e gli autori della Gallia Cristiana riflettono (vol. 4, p. 45(3) che questa data deesi necessariamente credere falsa, poichè non è possibile il fissare sì presto il vescovado di Teodolfo. I suddetti autori della Gallia Cristiana osservano (ib. et vol. 8, p. 1420) che l’abate Manasse morì l’anno 788, e ne raccolgono che in quest’anno almeno, secondo l’indicata lettera di Carlo Magno, dovea Teodolfo essere e vescovo ed abate. Ma è egli certo che Manasse morisse in quest’anno? Essi non ce ne arrecano sicura pruova, e sol ci dicono: Obiisse legitur anno 788. Dall’altra parte il P. Mabillon riflette (ib. l. 27, n. 22) che la serie degli abati di Flavigny è assai oscura e dubbiosa, e che non è perciò facile l’accertare in qual anno precisamente morisse Manasse5 e quindi l’argomento E reso dalla morte di questo abate non è abbastanza sicuro a fissar il tempo in cui Teodolfo avesse la badia di Fleury e il vescovado d* Orleans. Lo stesso P. Mabillon congettura che in vece d’anno octavo, debbasi nella mentovata lettera leggere anno vigesimo octavo, che cade nell’anno 795, o 796. Infatti, egli dice (l. 24, n. 85), Teodolfo tenne il governo di quel monastero venti non interi anni. e ne fu privalo