Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/356

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terzo aq5 Tanno 814r co,ne a suo luogo dimostreremo; il che proverebbe appunto che verso l’anno 795 ei ne ricevesse il governo. Il P. Mabillon mantiene la sua parola, e altrove (l. 28, n. 78) cita un antico Catalogo degli abati di Fleury, in cui si dice che Teodolfo tenne quella badia per diciannove anni e mezzo. Ma questo dottissimo uomo per una di quelle inavvertenze in cui cadon talvolta anche i più esatti scrittori, non ricordandosi che avea già stabilita la disgrazia di Teodolfo, e la perdita della dignità di abate all’anno 814? qui la fissa, come fu veramente, all’an 817; secondo il qual computo, se Teodolfo fu abate diciannove anni e mezzo, convien dire che il monastero di Fleury gli fosse dato a reggere circa l’anno 798. E questa parmi che sia la più probabile opinione, o tale almeno a cui niuna solida difficoltà si possa opporre. Ma se allor solamente egli ebbe la badia di Fleury, convien dire che alcuni anni prima ei fosse vescovo d’Orleans; perciocchè noi vedremo frappoco che Alcuino bramò che Teodolfo vescovo rispondesse al libro di Felice vescovo di Urgel, in cui questi avea sparso il veleno della sua eresia. Or questo libro, che fu poi esaminato nel Sinodo di Francfort l’anno 794» dovette circa questo tempo medesimo divolgarsi; e perciò dovea già Teodolfo essere stato innalzato alla sede vescovile d’Orleans alcuni anni prima ch’ei ricevesse la mentovata badia. VII. Queste dignità non furono le sole pruove di stima ch’ei ricevesse da Carlo Magno. Questi inviollo insieme con Leidrado, che fu poi vescovo di Lione. alla visita di alcune provincie