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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/425

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364 LIBRO della cattedrale di Bergamo, si ricava che bergamasco fu lo scrittore di questa Cronaca. XVI. Visse circa il tempo medesimo Erchemperto autor di una Storia de’ Principi longobardi di Benevento. in cui continuando la storia di Paolo Diacono la conduce fino all’anno 888. Essa fu primieramente data alla luce da Antonio Caraccioli, e quindi da Cammillo Pellegrino nella sua Storia de’ Principi longobardi, poscia dal Muratori inserita nella sua gran raccolta degli Scrittori delle Cose di Italia (t 2, pars 1), e finalmente dopo altre edizioni di nuovo pubblicata dal canonico Pratillo (Hist. Princ. langob. t. 1). Fu egli monaco in Monte Casino, ed egli stesso racconta le gravi e varie sventure a cui vivendo fu esposto. Perciocché l1 anno 881 sorpreso in un castello, ove abitava, da truppe nemiche, fu spogliato di tutto ciò che fin dalla sua fanciullezza egli avea acquistato, condotto prigione a Capova, e costretto a correre a piedi innanzi a’ cavalli dei vincitori (Hist. n. 44)• Uscito da questa, cadde dopo 5 anni in altra disgrazia; perciocchè venuto nelle mani dei Greci, mentre di Monte Casino tornava a Capova, egli e i suoi compagni spogliati furono de’ cavalli e d’ogni altra cosa, e convenne lor comperar con denaro, la libertà (ib. n. 61). Egli ebbe finalmente a soffrir le violenze di Atenolfo conte di Capova, da cui fu a forza spogliato di una celia ossia di una dipendenza del suo monastero, che egli amministrava (ib. n. 69). Il Pellegrino e il Pratillo nelle lor prefazioni hanno con più diligenza esaminate queste ed altre particolarità della Vita di Erchcmpcrto,