Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/504

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QUARTO 443 episcopi fidelitcr aria (Pez Thes. A noeti praef. t. 1, p. 45). XV. Più gravi furon le accuse con cui alcuni, cercarono di render sospetta la dottrina di Pier Lombardo. Giovanni di Cornovaglia, che n’era stato discepolo, fu il primo a levarglisi contro; e poichè il suo maestro fu morto, accusollo al Concilio di Tours e al pontefice Alessandro III perchè avesse insegnato che Cristo come uomo non era cosa alcuna; la qual dottrina essendo veramente erronea e contraria alla Fede, « il pontefice, dopo avere scritto nel 1179 a Guglielmo arcivescovo di Sens, acciocchè esaminasse se fondata fosse l’accusa (Matthicu Paris Ilìst. ad h. an.), e avutane probabilmente risposta che la confermava, condennolla solennemente ». Il libro da Giovanni scritto contro di Pier Lombardo, e intitolato Eulogio, è stato pubblicato dal P. Martene (Thes. noviss. anecd. t. 5, p. 1655). Più caldamente ancora e più generalmente prese a combattere la dottrina di Pier Lombardo Gualtero priore di S. Vittore di Parigi, di cui conservasi ancora nella biblioteca del monastero medesimo un’opera in quattro libri divisa, e da lui intitolata Contro i quattro Labirinti della Teologia, col qual nome egli vuole indicare Pietro Lombardo, Pietro Abailardo, Gilberto Porretano e Pietro di Poitiers. Il du Boulay ce ne ha dato un copioso estratto (Hist Univ. Paris, t. 2, p. 629, ec.}; ma non troviamo che le accuse di Gualtero ottenessero effetto alcuno contro la dottrina di Pier Lombardo. Finalmente il celebre abate Gioachimo, di cui nel tomo seguente dovrem ragionare, offri