Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/539

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47^ LIBRO scisma, e lo stri user per modo, che ritrattò i suoi errori (Vita S. Leonis IX l. 2, c. 5 ap. li olivi, t. 2 april.). Placido monaco e priore del monastero di Nonantola, e poscia vescovo, non si sa di qual chiesa, scrisse un libro intitolato dell1 Onor della Chiesa verso l’an 1070, in cui tratta le mentovate controversie tra ’l sacerdozio e f impero. Esso è stato pubblicato dal P. Pez (thes. Anecd. t. 2, pars 1, p. 7.0). Nel secolo susseguente Ugone Eteriano pisano combattè valorosamente contro gli errori de’ Greci, e abbiamo ancora alcune sue opere su tale argomento (V. Fabr. Bibl. lat. med. et inf. aet. t. 3, p. 292); il che pur fece Paolo genovese monaco di Monte Casino, e autore di molte opere rammentate da Pietro Diacono, il quale di lui racconta (de Vir. ill. Casin. c. 36) che era cieco, e che nondimeno fu uom sì dotto, che veniva appellato il secondo Didimo. Ma di questi, e di altri, de’ quali somigliantemente potrei ragionare, basti il detto fin qui, perchè non sembri eli’ io vada in cerca di ogni ancor più picciola coserella, e che brami di render voluminosa anzi che utile questa mia Storia. XXXV. Rimane per ultimo a dir qualche cosa di quelli che illustrarono di questi tempi la storia sacra. E qui ancora io non farò menzione, come ho fatto ne’ precedenti libri, di quelli che scrisser la Vita o i miracoli di qualche santo, o qualche altra operetta di somigliante argomento, il che sarebbe cosa e a me e a’ lettori di somma noia ugualmente e di niun vantaggio. Io accennerò solo coloro che qualche opera importante in questa materia ci hanno lascialo.