Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/620

Da Wikisource.

QUARTO 55y da Pietro Diacono {De V\iris ili. Casin. e. uj) e dal canonico Mari, alcune ancora aveane scritte eppartenenti a filosofia, e un libro singolarmente intorno alla unione dell’anima col corpo. Il celebre Costantino africano, di cui più a lungo’ parleremo nel capo seguente, oltre i molti libri di medicina, alcuni filosofici ancora aveane composti, de’ quali parla lo stesso Pietro Diacono (ib. c. 23). Molte opere ancora egli accenna (ib. c. 16) di Pandolfo di Capova, le quali versano singolarmente sull’astronomia adattata agli usi ecclesiastici per la celebrazion della Pasqua, per la divisione delle stagioni, e per la cronologia della vita e della morte del Divin Redentore. Alcune di esse, come attesta il canonico Mari (in not. ad. h. l.), conservavansi ancora nello scorso secolo manoscritte nella biblioteca di Monte Casino. Un altro coltivatore dell1 astronomia al principio dell1 xi secolo sembra che debba qui annoverarsi , cioè Strozzo Strozzi. Lorenzo di Filippo Strozzi nelle Vite degli Uomini illustri della sua famiglia riportate dal ch. sig. abate Ximenes (Introduz. al Gnomone fiorent. p. 17, ec.) racconta ebe disfacendosi il pavimento di S. Giovanni in Firenze l1 anno 1351 fu trovato dalla banda di levante un sepolcro di Strozzo Strozzi grande astrologo e condottiero dell1 esercito fiorentino , morto 1’anno 1 o 12. Or osserva il suddetto abate Ximenes che, il luogo indicato di questo sepolcro corrisponde appunto al luogo ove tuttora vedesi il segno solstiziale estivo di S. Giovanni vicino alla porta orientale che guarda la facciata della metropolitana, il qual segno