Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/725

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n. Esame del fflflre passo di Leone Oalieiue. C>£>4 LIBRO Princ. Langob. voi. 4, p, 449) si narra che la chiesa di esso l’anno 1082 per opera dell’abate fu rinnovata , e di musaici vagamente adornata. Di Grimoaldo abate del monastero di Casauria al principio del XII secolo leggiam nella Cronaca del medesimo monastero data alla luce dal Muratori (Script. rer. ital. t. 2 pars 2, p. 887), che ornò di molte pitture le stanze ov egli abitava. Verso il medesimo tempo Giovanni abate del monastero di Subiaco fece dipingere una chiesa in onor della Vergine Madre di Dio per comando di lui fabbricata (ib. vol. 24 , p. 937). Ma più che altrove frequente menzion di pitture troviamo nella Cronaca di Monte Casino scritta da Leon Ostiense detto ancor Marsicar.o, e continuata da Pietro Diacono , perciocchè ivi nominatamente si esprimono quelle di cui adornarono quel monastero e le pertinenze di esso nel secolo xi il monaco Liuzio (l. 2, c. 30), e gli abati Atenolfo (ib. c. 32), Teobaldo (ib. c. 51, 52), Desiderio (ib. l. 3 , c. 11, 20) e Oderisio (ib. l 4; c- 4)• E se la Cronaca del monastero medesimo fosse stata continuata ancora per tutto il secolo XII e ne’ seguenti, noi troveremmo certo altre pruove a convincerci che la pittura fu continuamente esercitata. II Ma ella è appunto la Cronaca di questo monastero che ha indotto molti a pensare che gl’Italiani avessero per più secoli trascurate interamente le arti liberali. Il passo su cui quest’opinione è fondata, appartiene a quest’epoca, e a questo luogo perciò dobbiam ragionarne. Leon Marsicano adunque, dopo avere descritto il