Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/737

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6;6 libro difendersi e contro gl’imperadori che volesser ridurle all’antica ubbidienza, e contro le vicine città, se nascesse fra loro discordia, o guerra , come spesso avveniva. Quindi veggiamo molte città nell’ xi e nel xii secolo cingersi di forti mura , e porsi in istato di sostenere qualunque assedio. La città di Milano distrutta l’anno 1162 da Federigo I, cinque anni dopo fu da’ Milanesi riedificata e cinta all’intorno di alte mura e di fosse e di altissime torri e di molte porte di marmo , di che veggasi la descrizione fatta dal Fiamma (Manipul. Flor. c. 201, vol. 9, Script. rer. ital.), e poscia assai più esattamente dal ch. conte. Giulini (Mem, di Mil. t. 6, ad hu. an.). Lo stesso fece ancora Cremona l’anno 1169 (Sicardi Chron. vol. 7, Script rer. ital. p. 601). L’anno 1087 intrapresero i Fiorentini ad innalzare intorno intorno le mura della loro città con assai più ampio giro di quel che fosse in addietro, secondo la descrizione che ce ne ha lasciata Giovanni Villani (Stor. l. 4- c. 7). Similmente i Pisani l’anno 1155 dierono cominciamento alle mura della loro città, il cui lavoro continuarono poscia per più anni seguenti (Cron. di Pisa vol. 15, Script. rer. ital. p. 976). Ferrara ancora l’anno 1140 fu posta in istato di non avere a temere improvvisi assalti (Chron. Ferr. vol. 8 , Script. rer. ital. p. 481)- Nelle antiche Storie genovesi del Caffaro abbiamo la descrizione delle ampie mura di cui fu circondata quella città l’an 1159 (Script. rer. ital. vol. 6, p. 272)5 e ciò che è più ammirabile, questo contemporaneo storico ci assicura che in meno