Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/103

Da Wikisource.

8a udrò occasione obsidum, quos habebat Dominus Castellanus de Andalò, unde incepimus in Vigilia omnium Sanctorum istum librum, quod non vidi fieri alias nisi in eo anno, in quo decessit Dominus A zzo, quia amore sui fuit tardatum Studium usque in Festum omnium Sanctorum (ad fin. Comment. in 2 Cod. Part.). Se dunque altro effetto non ebbe questo interdetto che il differirsi il cominciamento delle scuole dalla festa di S. Michele, in cui solevano aprirsi, fino ad Ognissanti, non pare che ne potesse venire o gran danno all’Università di Bologna, o gran vantaggio a quella di Padova. X. Il vedere che dall’anno 1226 fin verso il 1260 non si trova, eh" 10 sappia , menzione di studio pubblico e generale in Padova, mi fa nascer sospetto ch’esso ancora fosse soggetto ad alcuna di quelle vicende che travagliarono l’Università di Bologna. Non potrebbesi credere per avventura eli’ esso fosse o interamente o in gran parte trasportato altrove? Io proporrò qui il fondamento su cui parmi che ciò si possa con qualche probabilità affermare; e lascerò che ne giudichin gli eruditi. Il sig. abate Zaccaria ha dato alla luce un monumento (Iter literar. pars 1, p. 1 \2) tratto dall’archivio della città di Vercelli, di cui ha ancora parlato l’eruditissimo sig. Jacopo Durandi (Deli antica condiz. del Vercell. p. /p))- Esso è de’ 4 di aprile dell’anno 1228, e fu rogato in Padova in hospitio Magistri Raynaldi et Petri de Boxevilla. Due messi della comunità di Vercelli spediti dal podestà Rainaldo Trotto a nome della stessa comunità stabiliscono i patti per l’erezione di