Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/243

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< 222 LIBRO nomina solo Benedetto senza alcun numero, e perciò ei debb’essere Benedetto XI eletto papa nel 1303 e morto l’anno seguente (*). XXIX. Questi furono i più illustri tra gf Italiani che recatisi a Parigi per coltivarvi gli studi sacri, ottennero ivi tal fama, che furono considerati come i più splendidi lumi di quella università si famosa. Essa tuttor si vanta di averli avuti suoi alunni; e noi ci rallegriamo con essa di sì bel pregio; e con noi stessi insieme ci rallegriamo al vedere che, per confessione degli storici della medesima università, i più celebri professori che in questo secolo ella ebbe, fossero italiani; e che come dall’Italia eran mossi que’ primi che cominciarono a renderla rinomata, dall’Italia ancora uscissero quelli che la portarono al sommo della sua gloria. Benchè sembrasse però , che i più preclari ingegni italiani passassero ad acquistarsi nome in Francia, l’Italia non ne rimase sì priva, che non avesse in questo secol medesimo nelle sue scuole valorosi teologi che attendessero ad istruire coloro che non poteano, o non voleano passare a Parigi. Dopo aver dunque annoverati gl’italiani che illustraron la i*) Del Beato Jacopo da Viterbo più copiose e più esatte notizie si posson vedere nell’opera dell*eruditissimo canonico Mazzocchi He Sanclornm neapnliionac Kcclcsiue Episcnporum cul/u. Io nvvei tirò solo che nella (iasanatcn.se, come mi ha indicato il più volte lodato I*. Tommaso V crani, conservasi copia dell’opera da ’ui scritta de Regimine christiano. tratta da altro codice assai piii antico , a cui precede una lettera dell’autore al pontefice Bonifacio Viti, dal quale l’anno i3oa fu nominalo arcivescovo di Benevento.