Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/242

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SECONDO 2 21 de’ 2 di ottobre dello stesso anno, in cui rende a Jacopo questo magnifico elogio: Ad omnes Ecclesiarum Praelatos pro Ere Ics insite ac reverenda dignilatis sincerimi habemus in Domino charitatis affectum. Sed dum specialium dona virtutum) et splendorem scientiae specialem venerabilis in Christo Patris Fratris Jacobi de Fi terbio Sacrae Theologiae Magistri Archiepiscopi Beneventani Apostolica noviter assumptione provisi, ec. (Chioccarell. de Archiep. Neap. p. 192). Nel Sinodico Beneventano di Benedetto XIII si dice ch’ei sedette un anno, tre mesi e nove giorni; e che l’anno 1303 fu trasferito alla chiesa di Napoli, il che pure confermasi dall1 Ughelli (Bai. Sacra t. 8 in Arch. Benev.), benchè questi altrove il dica trasferito a Napoli l’anno 1302 (ib), t. 6 in Archiep. Neap.). Assai più grave è l’errore dell’Oudin che afferma (De Script, eccl. t. 3, p 889) lui essere stato fatto arcivescovo di Napoli verso l’anno 1240. Mori nel-x3o8, e lasciò più opere teologiche e filosofiche che si annoverano dal Gandolfi , il quale aggiugne che il P. Maurizio Terzi dei Conti di Sissa agostiniano aveale in gran parte raccolte per" darle alle stampe, ma che rapito da morte non potè eseguire il suo disegno. Esse dunque son tutte inedite, e se ne conservan copie in alcune biblioteche, e singolarmente di due che son più celebri, cioè di quella intitolata de Regimine christiano, e de’ suoi comenti sul Maestro delle Sentenze. Della prima l’Oudin cita un codice in cui Jacopo la dedica, egli dice, a Benedetto XII. Ma nel passo di Jacopo, che da lui stesso si riferisce, si