Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/352

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SECONDO 33I Aforismi e su’ Pronostici e su altre opere d’Ippocrate e di Galeno, oltre un piccol libro sul(’arte di conservare la sanità, altre ancor manoscritte che conservansi nella Vaticana e in altre biblioteche. Egli ancora tradusse in italiano l’Etica d’Aristotele, ossia*ìl compendio che nel suo Tesoro aveane fatto Brunetto Latini; la qual traduzione però fu biasimata da Dante, come sconcia e deforme (Conviviop. G8, ed. Fir. 1723; V. Mehus Vit Ambros. camald. p. 156, 157). XIV. Due Guglielmi vissero al tempo medesimo con Taddeo, famosi amendue e pel loro, sapere, e pe’ libri da lor pubblicati. Il primo è Guglielmo da Saliceto piacentino di patria, di cui oltre una Somma di Medicina abbiamo ancora un trattato di Chirurgia: e perciò noi ne parleremo ove cadrà il discorso degli scrittori di questo argomento. Dell’altro ignoriam la famiglia, ma sappiam solo la patria. Egli è Guglielmo da Brescia, cioè quel medesimo che parlando dell’università di Padova abbiam veduto che vi fu per più anni professore di filosofia. L’ab. Engelberto, che ivi ne avea frequentata la scuola, racconta (Pez Thes. Anecdot. t. 1, p. 430) che Guglielmo, dopo essere stato più anni professore in Padova , andò a Bologna, e vi si fece scolaro del suddetto Taddeo, e che sotto un sì illustre maestro prese la laurea, che poscia da Bonifacio VIII fu fatto canonico in Parigi, e ancor suo medico; e il P. Sarti aggiugne (pars 1, p. 435) che fu ancora arcidiacono di Bologna. Di lui abbiamo una Pratica di Medicina per tutte le malattie,