Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/355

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334 LIBRO alcuni scrittori, piesso i quali è certa ogni cosa che giova ad incolpare la Religione, cioè che Arrigo morisse per veleno datogli da un religioso nel Sacramento della Eucaristia. Questo medico illustre morì verso l’anno i3i8. XVI. L’ultimo tra’ medici valorosi di questa età celebri pe’ loro libri è Simone da Genova, a cui da alcuni si dà il cognome di Cordo, e che da altri si dice monaco, senza recarne alcun fondamento. Ove esercitasse egli la sua arte, non vi ha monumento che cel dichiari, e nulla di lui sapremmo, se di lui non ci parlassero le sue opere stesse. Quella che più delle altre merita d’essere rammentata, è quella che è iutitolata Clavis Sanationis, di cui v’ha un’antica edizione fatta in Milano l’anno 1473, oltre più altre posteriori. L’eruditissimo dottor Sassi ha date alla luce (Hist. Typogr. mediol. p. 451) due lettere ad essa premesse, una dell autore a maestro Campano, a cui manda questo suo libro, l’altra del Campano all’autore. Il Sassi dice di non saper chi fosse questo Campano, e pare che egli il creda un dotto filosofo francese. Ma noi abbiam già mostrato ch’egli è il novarese Campano , filosofo e matematico celebre di questi tempi, e che, come da questa lettera raccogliamo , era cappellano del papa e canonico di Parigi. Simone prende il titolo di suddiacono del papa; e scrivendo al Campano, gli dice ch’ei gli manda questa sua opera, poichè per comando di lui l’aveva intrapresa; e il prega a correggerla. Il Campano a lui rispondendo gli scrive di aver ricevuto il suo libro dal priore di Paverano; il che mi fa credere che Simone