Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/371

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35o libro eli Medicina da lui intitolato: Summa conservationis et curationis, ch’egli nel proemio dichiara d’aver composta ad istanza di Rufino priore di S. Ambrogio in Piacenza, e di un suo proprio figliuolo detto Leonardino. L’altra è la Chirurgia (*), al fine della quale così egli scrive: Sigillavimus et complcvimus librum Chirurgiae nostrae die Sabbati octavo die Jnnii in civitate Veronae, in qua faciebamus tane mora/n, eo qnod solarium recipiebamus a Communi anno currente siccLXxr. Veruni est, quod ipsum ordinaoimus cursorie ante hoc tempus in Borio* nia per annos quatuor. 11 qual passo ci mostra ch’ei fu chiamato e stipendiato a loro medico da’ Veronesi, e che prima egli era stato alcuni anni in Bologna (a). In fatti il P. Sarti produce (*) La più antica edizione delle due opere qui nominate di Guglielmo da Saliceto è quella fatta in Piacenza l’anno 1476 Essa ha per titolo: Liber in Scientia Medicinali, et specialiter perfectis, qui summa Conservationis et curationis appellatur; e al fine si legge: Placentiae ad exemplar Originalis ipsius M. Guilelmi anno ab Incarnatione Domini mrccn.xxyi. Siegue poscia l’alte’opera intitolata Cyrugia ejusdem; e al fine di essa si leggono quelle parole da me riferite sigillavimus, ec. Copia di questa edizione , che ù bellissima ed in folio imperiale , coriservavasi in Crema nella libreria di S. Agostino, come mi ha avvertito il già lodato P. lettor Tommaso Verani, ed ora è in Bergamo presso il ch. sig. conte Giuseppe Beltramelli. (a) H eh. sig. Vincenzo Malacarne avendo trovata un’opera ms. di Chirurgia intitolata de Operatione Manuali , al fin della quale si legge il nome di maestro Giovanni da Carbondala professore di chirurgia in Santià nel Vercellese, ebbe qualche sospetto che fosse questa l’opera stessa che fu stampata sotto il nome di