Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/414

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SECONDO 090 era elttadin bolognese (Script. rer. ital. vol. 6, p. 435). Certo è inoltre eli’ ei visse quasi sempre e tenne scuola in Bologna, e che da’ Bolognesi i’ 11 ne’ pubblici affari non rare volte adoperato. Era egli rivale e geloso della gloria di Azzo; e così nell’interpretare le leggi, come nel trattare le cause, erano essi comunemente contrarii; dal che forse ne nacque la favola\ poc’anzi accennata, che Ugolino fosse ucciso da Azzo, e questi perciò fosse decapitato. A lui si dee che le leggi feudali ed altre costituzioni de’ nuovi imperatori, le quali abbiamo altrove veduto ch’erano state raccolte da Anselmo dall’Orto, poste in ordin migliore fossero inserite nel Corpo del Diritto civile. Non si sa precisamente in qual anno ei morisse; ma ne’ monumenti bolognesi dopo l’anno 1233 non trovasi più mentovato. Grande pure fu la fama di Bagarotto, come raccogliesi non tanto dall’opere che di lui ci sono rimaste, le quali non sono di gran valore, quanto dagli ardui affari e dalle onorevoli legazioni a cui da’ Bolognesi fu destinato. Esse si annoverano dal P. Sarti (p. 107, ec.), il quale qui ancora non adduce troppo valide pruove a mostrare ch’ei nascesse in Bologna. Di lui si trova menzione ne’ monumenti bolognesi dall’anno 1200 fino al 1242, oltre il quale non sembra di’ ei prolungasse, almen di molto, la vita. Altri ancora non pochi giureconsulti fiorivano al tempo stesso in Bologna, che era in tutto il mondo il più luminoso teatro di questo studio. Ma non giova il parlare di tutti; e i più illustri son quelli di cui solo mi son prefisso di dir brevemente.