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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/415

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XVII. Ralduino «la Reggio. 394 LIBRO XVH. Fra i molti scolari di Azzo, il più celebre per avventura fu Jacopo di Balduino. Il P. Sarti afferma ch’ei fu bolognese (p. 111) J ma io non vedo qual pruova ne rechi; e alcuni monumenti da lui accennati ci mostran solo che la famiglia di Balduino era in Bologna quando già era inoltrato il secolo XIII. Ed io mi stupisco che il P. Sarti, di cui non v’è forse mai stato il più minuto ricercatore, non abbia avvertito un passo della lettera ch’egli pure accenna, scritta da Pier delle Vigne nella morte di questo giureconsulto , in cui egli è chiamato Jacobus deRogio, cioè, come avvisano gli editori doversi leggere de Regio (Epist. l. 4, c. 9). Egli è vero che negli Annali genovesi di Bartolommeo, continuatore di Caffaro Jacopo è detto Jacobus de. Balduino de Bononia (Script. rer. ital. vol. 6, p. 456). Ma forse così egli scrisse perchè abitando Jacopo in Bologna, credette che quella città ne fosse la patria. E certamente, se nella lettera di Pier delle Vigne non è corso errore, ella pare un troppo autorevole monumento a provare che Jacopo era reggiano. Egli teneva scuola di leggi in Bologna fin dall’anno 1213, nel quale egli si obbligò col solito giuramento che non avrebbela giammai tenuta altrove. Benchè fosse stato scolaro di Azzo, non ebbe nondimeno pel suo maestro quel rispetto che sembrava dovetegli •, ed anzi affettava di combatterne le opinioni, e ne venner perciò tra lo scolaro ed il maestro dissensioni e dissapori. L’anno 1229 fu da’ Genovesi eletto a lor podestà, e il sopraddetto scrittor degli Annali fa grandi elogi j