Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/469

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448 * LIBRO Giovanni di Dio parimente spagnuolo e autore di molte opere intorno a’ Canoni (ib. p. 349), Pietro di Sansone francese (ib. p. 366), l’Anonimo canonista, che dicesi l’Abate antico, a distinguerlo dall’Abate palermitano , e che credesi francese di nascita (ib. p. 367); Garzia spagnuolo che fu il primo tra i professori di diritto canonico ad avere determinato stipendio (ib. p. 401); Martino esso pure spagnuolo (ib.p. 403), e più altri. Il che ci mostra a quanto gran nome fosse in tutto il mondo salita l’università di Bologna; poichè da ogni parte vi accorreva chiunque bramava di ottener fama in tali studi. Io accennerò ancor solamente il nome di Giovanni tedesco, detto perciò latinamente Teutonico, autor della Chiosa ordinaria sul Decreto di Graziano, che ancora abbiamo, benchè interpolata poscia ed accresciuta da altri, e singolarmente da Bartolommeo da Brescia, di cui Frappoco ragioneremo. Egli era stato scolaro in Bologna del celebre Azzo, come dalle parole di lui medesimo pruova il P. Sarti (ib.p. 318), presso cui più altre notizie si posson vedere intorno a questo scrittore. Qualche cenno vuol darsi ancora di Zoene Tencarari professor di canoni nella stessa università (ib. p. 336), e poscia vescovo d’Avignone presso il 1242, degno singolarmente di ricordanza, perchè nel suo testamento, fatto l’anno 1257, fondò un collegio di otto giovani che dalla città e diocesi d’Avignone venissero a Bologna a coltivarvi gli studi. Fu esso il primo collegio che si vedesse aperto in questa città; e si sostenne fino all’anno 1436 in cui fu interamente disciolto.