Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/488

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secolo xv, cioè tre secoli dopo Graziano, come se per tre secoli niuno avesse interpretato il Decreto, e come se Oldrado vissuto nel secolo xiv avesse potuto nominare uno scrittore del secolo seguente. Ma Vincenzo scrisse bensì sulle Decretali più antiche, e su quelle di Gregorio IX: che scrivesse sul Decreto, il Panciroli solo lo afferma; e inoltre ei fu coetaneo, come pruova il P. Sarti, dell’arcidiacono Tancredi , e visse perciò verso la metà del secolo XIII. L’Argelati a questo stesso Vincenzo attribuisce alcune note sulle Storie di Sallustio che veggonsi in una edizione di questo scrittore fatta in Basilea nel secolo xvi. E l’autor di esse dicesi in fatti Vincenzo Castiglione. Ma chi non vede eli1 ei non può essere il nostro Vincenzo vissuto nel XIII secolo, quando ancora non si pensava a comentare gli antichi scrittori? E chi sa ancora se questo interprete di Sallustio fosse milanese di patria?

Capo VI.

Storia.

I. La storia, come altrove abbiamo osservato , può annoverarsi e tra le scienze che si prefiggono la scoperta del vero, e tra gli studi dell’amena letteratura, che per loro primario oggetto hanno il bello. In quanto ella è ricerca ed esame de’ fatti accaduti, appartiene alle prime; in quanto è sposizione colta ed ornata de’ fatti medesimi , appartiene a’ secondi.