Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/512

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SECONDO 49* figliuola, /<; quale fu moglie di uno nobile cittadino. che avea nome Arrigo della casa degli Ormanni di Firenze. Egli continuò la Storia fino all’anno 1281 in cui morì, e quindi Giacchetto di Francesco Malespini, nipote di Ricordano, continuolla fino al 1 28t>. L’anno della morte di Ricordano ci fa sospettare a ragione di qualche errore nel passo da noi poc’anzi recato, in cui egli narra di essere andato a Roma l’anno 1200, e di avervi trovate quelle scritture di cui si valse a compilar la sua Storia. Perciocchè, se non vogliam dire ch’egli arrivasse almeno a cento anni d’età, non è possibile eli1 egli fosse allora in istato di pensare a raccogliere cotai memorie. Il Muratori ha inserita la Storia di Ricordano, già altre volte stampata, nella sua Raccolta degli Scrittori delle cose italiane (vol. 8, p. 877). Ma per inavvertenza degnissima di perdono in un uomo raccoglitore di tanti e sì varii monumenti, dopo aver dato a Matteo Spinelli il vanto di aver prima d1 ogni altro scritta la Storia in lingua italiana, ha conceduta questa gloria medesima a Ricordano (in praef. ad eius Hist.), a cui solo sembra doversi quella di averla scritta in un linguaggio più colto assai che l’usato già da Matteo. Egli è vero che Ricordano potè cominciare a stendere la sua Storia prima ancor di Matteo: ma non si può provare che così accadesse; e avendola Matteo compita e pubblicata prima di Ricordano, ei può a più giusta ragione pretendere di essere il primo scrittore di Storia in questa lingua.