Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/6

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PREFAZIONE Innanzi a’ precedenti tomi della mia Storia ho trattenuti non brevemente i lettori or su uno, or su altro argomento che alla materia, di cui in essi dovea trattarsi, mi sembrava opportuno. Innanzi a questo nulla mi si offre che richiegga lungo proemio; nè io son tra quelli che pensano che una lunghissima prefazione aggiunga ornamento e fama ad un libro. Io mi compiaccio nel vedermi omai giunto alla metà della difficil carriera che ho presa a correre; poichè tutta l opera non oltrepasserà, come credo, l" ottavo o il nono volume. Il favorevole accoglimento troppo maggiore di quel che io potessi sperare, con cui è stata ricevuta finora questa mia Storia, mi accresce lena e coraggio a continuarla; poichè ben dolce e piacevole è la fatica che riesce gradita a coloro per cui si sostiene. Mi si permetta perciò a questo luogo di attestarne la sincera mia riconoscenza agli eruditi Italiani, a’ quali nondimeno io temo che l’amore e la stima da cui son giustamente compresi per la comune lor patria, abbia renduta questa mia opera più pregevole per avventura, ch’ ella non è per se stessa. I quai ringraziamenti io debbo singolarmente e a tutti gli autori di Giornali e di Novelle letterarie, che sembrano aver gareggiato a vicenda nell’ animarmi al proseguimento del mio lavoro, e a più Accademie d’Italia, e a quella particolarmente sì celebre di Cortona, che coll" aggregarmi a’ lor socii me ne hanno accordata una troppo onorevole ricompensa. A questi sentimenti, che la gratitudine da me richiede, io debbo aggiugnere, o, a dir meglio, rinnovare una preghiera da me altre volte già fatta. Questa mia Storia è indirizzata all" onore di tutta l Italia; e tutti perciò io prego gli eruditi Italiani a volermi comunicare quelle notizie e que" lumi che posson giovare ad accrescerglielo sempre maggiore. Se ne’ tomi finor pubblicati