Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/605

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XI. TiunnngitmU da Lun a , Gallo pisano ed altri. 584 MURO ei fu medico, secondo altri, giureconsulto.!Ma il P. ab. Sarti, a cui possiamo con (tutta sicurezza affidarci, ci assicura (De Prof. Bon. t. 1, pars 1 , p. 154) che in tutta la famiglia e in tutta la discendenza di Odofredo, comprovata co’ più autentici monumenti, altro Onesto non trovasi che un fratello dello stesso Odofredo. Il P. Sarti però crede che questi non possa essere il poeta, perciocchè, ei dice, Onesto visse con Cino da Pistoja; Cino al fine del XIII secolo era in Bologna scolaro di Dino dal Mugello. Or essendo morto Odofredo l’anno 1265, non par probabile che Onesto alla fine del secolo stesso avesse talento e brio per poetare; e molto più che, come raccogliesi da un altro monumento pubblicato dal medesimo P. Sarti (ib. p. 175, not. f), egli fin dallo stesso anno 1265 avea emancipati due suoi figliuoli. Nondimeno, poichè Dante ne fa menzione come di poeta il qual più non vivea, dicendo di lui e degli altri che furono dottori illustri, converrà dire ch’ei morisse al più tardi al principio del xiv secolo, e dovea perciò aver qui luogo. Certo in niun modo si può sostenere l’opinione del Quadrio che il vuole fiorito verso l’anno 1330; perciocchè è certo ch’egli era illustre poeta, mentre vivea Dante, il qual mori l’anno i3ai. XI. Molti altri sono i poeti che da Dante vengono nominati nel più volte citato libro della Volgare Eloquenza. Egli parlando del guasto e rozzo dialetto di cui allora usavano i Romani, i Marchigiani e gli Spoletini, dice (p. 264) che un cotal Fiorentino, nominato il Castra, a