Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/739

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718 LIBRO Innocenzio terzo in Borgo vecchio I cdìfizio antico dello Spedale e Chiesa di S. Spirito in Sassia, dove si vede ancora qualche cosa del vecchio; ed a’ giorni nostri era in piedi la Chiesa antica, quando fu rifatta alla moderna con maggiore ornamento e disegno da Papa Paolo terzo di casa Farnese. Fin qui il Vasari, le cui parole ho io qui voluto riferire distesamente, perchè ognun veda a quai fondamenti egli appoggi i suoi racconti. Un uomo nella storia dell’arte dottissimo, qual era il Vasari, merita fede, ancor quando ci non ci reca pruove di ciò che afferma. Nondimeno egli ci avrebbe fatta cosa assai grata, se più spesso, che non suole, avesse accennati i monumenti onde ha tratte le sue notizie, e molto più che, come avrem presto a vedere, egli ha talvolta seguito le popolari opinioni più che gli autentici documenti; e a questo luogo medesimo l’erudito monsignor Bottari nelle sue note confuta più cose dal Vasari asserite. Il Baldinucci aggiugne a Marchionne un Fuccio Fiorentino (Notizie de’ Profess. del Disegno, t. 1, p. 80, ed. Fir. 1767), che in Firenze fabbricò con suo disegno la Chiesa di Santa Maria sopr’Arno del 1229, e in Napoli finì il Castello di Capoana, poi della Vicheria, e Castel dell uovo. IV. Il tempio più magnifico per avventura che di questi tempi sorgesse, fu quello de’ Minori di Assisi, per opera del celebre frate Elia lor Generale , che sembrò troppo presto dimentico dell’umiltà e della povertà del padre e fondatore santissimo dell’Ordin suo. Il Vasari, che descrive esattamente questa gran fabbrica