Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/90

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primo Gy gli Statuii che pel regolamento di esso furono pubblicati l’an 1255, e tra essi veggiamo il seguente in cui si nominano le diverse scienze che oltre la legge vi s’insegna vano: Item nullus audeat legere ordinarie in civitate Aretina nec in grammatica, nec in dialectica, nec in medicina, nisi sit legitime et publice et in generali conventu examinatus et probatus. In essi ancora si ordina che ne sia rettore da Ognissanti fino al primo di gennajo Martino da Fano, che era stato uno de compilatori de' medesimi. V. Assai maggiore fu il danno che l’Università di Bologna sostenne l’an 1222, perciocchè ella vide non solo un gran numero di professori e di scolari fuggir dal suo seno, ma recatisi altrove dar principio a un’altra celebre università che minacciava di disputarle il primato. Fu questa la’Università di Padova. Era già ivi stata in addietro qualche scuola di legge, come abbiamo mostrato nel precedente tomo (t 3, l. 4; c. 7, n. 28); ma o essa era cessata, o non era tale che potesse darlesi il nome di studio pubblico, il quale in quest’ anno solo sembra che avesse cominciamento. Hoc anno, dicono alcune antiche Cronache di quella città pubblicate dal Muratori (Script. Rer. it(d. voi. 8, p. 372, 421, 459, 736), translatum est studium scholarium de Bononia Paduam. Questo trasferimento sembra a prima vista indicarci che cessasser le scuole in Bologna, e che in lor vece si aprissero quelle di Padova, ed alcuni hanno perciò pensato che ciò avvenisse per ordine di Federigo II sdegnato contro de Bolognesi, perchè in quell’ anno, come abbiamo