Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/109

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H2 LIBRO la fedele e sicura scorta dell* esattissimo P. Sarti; e ne ho dovuto portare io stesso la pena, costretto a ricercare con non poca fatica nelle antiche cronache di quella città e negli scrittori di que’ tempi le notizie a ciò necessarie *, giacche non ho creduto di dovermi affidare a’ moderni storici non sempre abbastanza esatti, ma pur essi ancora da me consultati per valermene al bisogno. Che se, ciò non ostante, questa parte di storia sembrerà agli eruditi bolognesi mancante e imperfetta , potranno essi consolarsi ben giustamente sulla speranza di veder continuata dal ch. P. abate Fattorini la Storia della famosa loro università, il qual erudito scrittore saprà sminuire il comun dolore conceputo per la perdita del P. ab. Sarti, col mostrarsene degno successore nella diligenza e nell’esattezza delle ricerche su questo argomento (a). II. Era l’università di Bologna al fine del seL’uni ver-.. 0.. sitù dì Bolo- colo scorso e al cominciamento di questo in fa "continui quel florido stato che nel precedente tomo abrJ: u2£ biamo descritto. I magistrati colla lor proleBi- zione le accrescevano a un tempo l’onore, e le assicuravano la tranquillità, come si vide l’anno 1303 nella difesa ch’essi presero del rettor di essa Federigo d’Alemagna maltrattato e gravemente ferito da un professore; di che veggasi il Ghirardacci che ne cita in pruova i libri delle Riformagioni (Stor. di Bol. t. i ,p.); (a) Già abbiamo altrove avvertito che si è perduta ornai la speranza di vedere almen per ora continuata un’opera che all’università di Bologna dovea recare cotanto lustro ed onore.