Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/13

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XII PREFAZIONE è esatta, che l’autore ommette molti pubblici avvenimenti, i quali han connessione con la vita del Petrarca, e che non dice parola della sollecitudine da lui usata nel raccoglier P opere degli antichi. io negherò che in questa \ ita sian corsi alcuni errori, i quali per altro si riducono ad assai pochi, e che ella sia forse troppo ristretta e concisa; benchè per altro assai poco vi manchi di ciò che si può dir necessario. Ma è certo ch’essa è comunemente esattissima; che non vi è cosa degna di special ricordanza, la qual non vi si vegga almeno accennata; ch’ella è tutta fondata sulle stesse opere del Petrarca, le quali ad ogni passo si allegano; che l’autore ha corretto non pochi falli degli scrittori precedenti; che ha scoperta l’impostura delle Lettere pubblicate sotto il nome di Sennuccio del Bene, di Cino da Pistoia e d’altri, delle (quali altrove ragioneremo; che intorno alla nascita di Laura e aU’innamor a mento del Petrarca ha detto ciò ch’allora dir si potea di più accertato; che giustissimo è il carattere dell’indole e de’ costumi di esso, ch’egli ci ha fatto, e che in somma la Vita ch’egli ne ha scritta, potrebbe.si col cambiamento e con l’aggiunta di poche cose proporre anche al presente come il più esatto compendio che aver si possa delle azioni e delle virtù del Petrarca. Come poi han potuto affermare i due suddetti scrittori francesi che il Beccadelli non dica motto della sollecitudine del Petrarca nel raccoglier libri? Potean pur essi leggere in questa Vita eh’eglifu diligentissimo in cercar V opere degli autori antichi, e n ebbe alcune che oggidì sono smarrite y come furono tra le altre i li Ini de Gloria di Cicerone (p. 51, ed. di Pad. i - \i). Poche parole, è vero, secondo il costume del Beccadelli, ma che bastano a darci idea di ciò che in questo fece il Petrarca. Più lungamente si stende l’ab. de Sade nel ragionare di tre Vite del Petrarca, che in questo secolo abbiamo avute, cioè di quella del Muratori premessa all’edizione di questo poeta fatta in Modena nel 171 i, di quella di M. de la Bastie inserita nelle Memorie dell’Accademia delle Belle Lettere e Iscrizioni di Parigi, e di quella premessa da Luigi Bandini all’edizione del Petrarca fatta in Firenze nel 1748. E quanto alla