Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/152

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Canonici quatn Civilis, nec non Philosophiae, Medicinae, et Artiicrn Liberalium, ac quarumcumque Scientiarum approbatarum erigant, ec.; il qual è segnato del primo di gennaio del 1399 nella settima indizione che in quell’anno appunto correva. Un tal monumento convincerebbe manifestamente di errore il Musso, se fossimo certi che il Ripalta ce ne avesse dati una copia esatta e fedele. Ma come al contrario siam certi ch’esso è stato alterato, perciocchè gli stessi più recenti storici mentovati poc’anzi, il Campi e il Poggiali, osservano che vi è stato o per errore, o per malizia inopportunamente intruso il nome di Guglielmo de’ Centuarii vescovo di Piacenza, che fin dall’anno 1386 era stato trasferito alla sede di Pavia, così chi ci assicura che l’anno ancora e l’indizione sian senza errore? Nè è questo un sospetto che non abbia alcun fondamento, perciocchè io rifletto che il Gatti (Hist Gymn. ticin. c. 17) ha pubblicato un editto dello stesso Gian Galeazzo segnato in Melegnano a’ 28 di ottobre del 1398, con cui comanda che tutta l’università di Pavia si trasporti a Piacenza, e che • a Piacenza vadan coloro che in avvenire vorranno applicarsi agli studj. Certo sembra adunque che Gian Galeazzo fondasse veramente l’anno 1397 lo Studio in Piacenza; e che l’anno seguente per vederlo più numeroso e più celebre, ordinasse il trasporto dell’università di Pavia allo Studio nuovamente eretto nella suddetta città, e che perciò abbia a credersi al Musso, quando afferma che nell’anno 1397 ebbe principio l’università di Piacenza.