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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/158

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PRIMO 121 e eli esso per tuo mezzo fiorisca. Scegli quel libro a spiegare che più ti piace, e quella scienza che al tuo onore e alla tua tranquillità crederai più opportuna. Alcuni di egregio ingegno sarannovi per avventura, che dal tuo esempio eccitati prenderanno coraggio a pubblicare i lor versi; perciocchè da tenui principj tutte le più grandi cose prendono origine. Accingiti innoltre, se ci è lecito ancor V esortati, a compire F immortai tua Africa, e fa che le Muse per tanti secoli trascurate, ritornino a soggiornare fra noi. Abbastanza hai viaggiato finora, e abbastanza hai esaminati i costumi e l’indole di altre città. I magistrati tutti e i cittadini privati, i nobili e i plebei, l’antica tua casa e i tuoi ricuperati poderi ti aspettano. Vieni adunque , vieni dopo un sì lungo indugio, e seconda colla tua eloquenza i nostri disegni. Se ti avviene (d’incontrare nel nostro stile cosa che ti dispiaccia, ciò debb’essere un altro motivo ad esaudire i desiderj della tua patria. Tu ne sei la gloria; e perciò ci sei caro; e ci sarai ancora più caro, se ascolterai le nostre preghiere, ec. Una tal lettera dovea solleticar non poco il Petrarca non troppo schivo di onori e di lodi; e quella ch’egli scrisse a’ Fiorentini in risposta. e che è pubblicata tra le altre sue lettere (Variar, ep. 5), ben ci dimostra quanto egli fosse sensibile a questa dimostrazione di stima, che da’ sui concittadini avea ricevuta. Ei sembra in essa disposto a secondare il desiderio de’ Fiorentini. Ma nondimeno è certo che ei cambiò poscia pensiero, e per una cotal sua inconstanza, che non gli lasciava fissare dimora