Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/270

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secondo a33 d’aprile del 1282; che compiuti i suoi studi, ed entrato nella carriera dell’apostolica predicazione, salì a tal fama che le più cospicue città di Lombardia chiedevanlo a gara; che essendo priore di quel convento, raccolse da ogni parte codici mss.; e ne aumentò la biblioteca di modo, che può dirsene il fondatore; che ne’ sedici anni in cui resse l’Ordine tutto, adoperossi a farvi sempre maggiormente fiorire l’osservanza e lo studio, e che avendo per ordine di Giovanni XXII combattuti gli errori di Marsiglio da Padova e di Giovanni da Gand, e avendogli perciò chiesto il pontefice qual ricompensa ne bramasse, egli in vece di pensare ai suoi proprj vantaggi, pensò a que’ del suo Ordine, e dimandò la suddetta chiesa di S. Agostino in Pavia (il che probabilmente ha data occasione ad altri di scrivere ch’egli avea ricusato il cappello di cardinale); e che finalmente fu dal pontefice adoperato in gravi affari e in onorevoli ambasciate a molti principi. Ei fu eletto vescovo di Novara sul principio del 1343, e tenne quella sede fino al 1356 in cui finì di vivere, come dalle memorie di quella chiesa pruova il Cotta, e come si afferma ancora nella Cronaca mentovata, ove anche se ne fissa il giorno, cioè a’ 29 d’aprile. Il corpo però ne fu trasportato a Pavia nella sopraccennata chiesa di S. Pietro in Ciel d’oro. Non vuolsi qui ommettere una particolarità della vita di questo vescovo, non avvertita, ch’io sappia, da altri, e che è riferita dai Cortusii, storici contemporanei, cioè ch’egli l’anno 1350 per ispecial mandato di Clemente VI conferì in Padova la laurea teologica