Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/283

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Geremia e Peraghino da Peraga, ma poi rilasciati come innocenti. Or la morte del cardinale avvenne in quest’anno medesimo, come or proveremo, e perciò mi nasce qualche dubbio che se il Carrarese ebbe parte nell’ordinarla, ciò fosse per sospetto, benchè probabilmente senza ragione, contro di lui conceputo. Io non ardisco di togliere a questo cardinale la gloria, di cui sinora ha goduto, di essere annoverato tra quelli che per difesa dell’ecclesiastica immunità han data la vita; e per cui i continuatori degli Atti de’ Santi gli han dato luogo nell’opera loro (t. 2, jun. ad d. 10): ma propongo semplicemente i miei dubbi, e ne aspetto da’ più eruditi lo scioglimento (*). Ho (letto che la morte del cardinale da Peraga avvenne l’anno i388. A ciò, a dir vero, sembra opporsi (*) I dubbi da me proposti intorno alla morte del cardinale Bonaventura da Peraga padovano, che da alcuni dicesi ucciso per comando di Francesco da Carrara il vecchio , men Ire passava il ponte di Castel S. Angelo per andare alla basilica vaticana , si conferman dal modo con cui Paolo Cortese ne accenna la morte. Nec multo minus acute , dice egli (De Cardinalatu , l. i t p. 38) Bonaventura Patavinus est in sententiarum selectu enodando versatus, qui Reipublicae tuendae causa Patavi est sagitta a Marsilio Tyranno confixus. Qui veggiamo ch’egli dice ch’ei fu ucciso in Padova e non in Roma, e che lo dice ucciso Reipublicae tuendae causa, il che pare indicarci che ciò avvenisse per essersi egli opposto a qualche disegno del Carrai ese. 11 veder nondimeno che Paolo prende errore nel nome del Carrarese , che non potè essere Marsiglio , ma dovette esser Francesco, ci fa temere che anche del genere della morte di questo celebre cardinale ei non fosse bene istruito.