Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 1, Classici Italiani, 1823, V.djvu/414

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SECONDO 3^7 lui composta col gonfio titolo di plusquam Commentum (Mazz. note ad Vill; Fabr. Bibl. med et inf. Latin. t 6, p. 277, 278} t. 2. p. (65), ed a me spiace di non averla potuta vedere, che forse più accertate notizie avrei potuto raccoglierne intorno alla vita dell’autore. Il Villani aggiugne che Torrigiano, giunto a vecchiezza, si rivolse agli studj della teologia j clic quindi entrò nell’Ordine de’ Predicatori, e vi ebbe il grado onorevole di Maestro, e che in età decrepita si morì. Ma il conte Mazzucchelli ha opportunamente osservato che il Villani ha preso errore, affermando che il Torrigiano entrasse nell’Ordine de’ Predicatori3 nelle cui memorie non trovasi menzione alcuna di questo medico. Quindi è forse più verisimile ciò che affermano il Volterrano, F. Filippo da Bergamo ed altri scrittori citati dal co. Mazzucchelli e dal Fabricio (ll. citati), ch’egli si arrecasse tra’ Certosini. In qual anno morisse, non si può stabilire j e ciò che alcuni ne dicono congetturando , non ha alcun fondamento. S’egli tenne scuola nel tempo stesso con Dino, e se morì già decrepito, come il Villani asserisce, pare che gli si debba prolungare la vita fin verso la metà del secolo di cui scriviamo; e perciò abbiam rigettato poc’anzi ciò che degli scritti di lui usurpati da Dino narra lo stesso Villani. Questi rammenta qualche libro medico di Torrigiano, e qualche altro pur ne rammenta, seguendo gli scrittori fiorentini, il Fabricio, senza però indicare se si abbia alle stampe. Il nome di Torrigiano è stato da alcuni stranamente sfigurato , poichè altri il chiamali