Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/167

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SECONDO ClH I iu cui ella vien narrando più fatti tratti dalle antiche e dalle moderne Storie ad istruzione delle dame; e les Cent Histories des Troyes, avec T F pitre de Othea Deesse de prudence 7 envoyée à T esprit chevalereux <1 Hector de Troyes, mises en rime Françoise, di cui si citano due edizioni (ib. p. 179, et Supplém. t. 1, p. oltre qualche opera pure stampata, e assai più manoscritte, delle quali veggasi il catalogo presso M. Boivin, e assai più minutamente presso il Marchand. Di due opere di Cristina ci ha dati due estratti V ab. Sallier (Mém, de l’Acad. des Inscr. t 17, p. 515), cioè dell’Epistola d’Othea , e d’un libro intitolato: le Debat, de deux amans; ma ei non ha avvertito che la prima era stampata, e non già solo, come egli ha creduto, conservata ne’ codici a penna. XLHL La Giudea ancora ebbe in Italia di questi tempi non solo uno storico, ma ancora un fervido zelatore della sua liberazione dalle mani degl’Infedeli. Ei fu Marino Sanuto nobile veneto soprannomato Torsello, intorno al qual soprannome molti sogni sono stati scritti da’ molti singolarmente Oltramontani, di che veggansi i due chiarissimi scrittori della veneziana Letteratura , il doge Foscarini (Letterat. venez. p. 343, ec.) e il P. degli Agostini (Scritt venez. t. 1, p. 44!)> c^,e con molta esattezza han parlato di questo scrittore. Egli ben cinque volte fece il viaggio di Oriente, e visitò l’Armenia, l’Egitto, l’isole di Cipro e di Rodi, ed altre circostanti provincie. Quindi, venuto a Venezia, scrisse la sua opera divisa in tre libri e intitolata: Liber Secretorum Fidelium Crucis , in