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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/197

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TERZO 70i XIII. Per la stessa ragione anche di poesie provenzali abbiamo assai poco in questo secolo , e io perciò ne parlerò a questo luogo , senza lame una trattazione distinta , come l’ampiezza della materia ini ha consigliato a fare nel precedente tomo. 11 Crescimbeni (Comment. nell’ultima della quali egli espressamente se ne dice autore. Eccone il titolo colla stessa rozza ortografia con cui è scritto: Ce livre est appelle le livre du Chevalier errant, le quel livre est extrait et cc ni file en partie de plusieurs hystoires anciennes et parle en bref de tous les Seigneurs et dames de. renommee de lancien temps et du present, et apres parle d’amour moralizce 9 et apres parle de madame fortune et puis apres parle de madame cognoissance et de ses VI filles et son fils. Et est ce livre en prose et en rime. Appena si può spiegare quante belle notizie storiche in mezzo alle finzioni poetiche trovili si in quest’opera sparse; quanti principi di quell’età dipinti coi più vivi colori, e talvolta dall’autore amante della satira e del sarcasmo beffeggiati e derisi; quanti fatti poco conosciuti nelle storie di quel tempo spiegati chiaramente. Non poco vantaggio al certo recherebbe alla storia, chi facesse un giudizioso estratto di ciò che in quest’opera si contiene di più interessante. Vuolsi qui avvertire che nel catalogo dei mss. della Biblioteca dell’Università di Torino si è accennata quest’opera che vi si conserva: ma senza conoscerne e indicarne l’autore, perchè non si sono osservati gli ultimi versi, ne’ quali egli attcsta di aver In composta. Più degno ancora di riflessione si è che nel 10.57 fu pubblicato in Anversa le Voyage du Chevalier Errant di Giovanni Carthemi carmelitano; e l’idea che ne dà il Quadrio (t. 7, p. 270), corrisponde a quella del marchese di Saluzzo, e potrebbesi! sospettare che il Carthemi, avuta nelle mani copia di quell’opera, ne facesse un transunto , e sotto il suo nome lo pubblicasse. Ma a ben giudicarne, converrebbe aver nelle mani il libro del Carmelitano, e confrontarlo con quel del Marchese , il che a me non è stato possibile. 9