Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/27

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SECONDO 531 parimente era in Bologna, come raccoglievi da ini suo Consiglio pubblicato dal ch. Dott Lami (Novelle letter. 1748, p 462), in cui egli di cesi abitante Bononiae in Capella Sancti Jacobi (de Carbon. Il Ghirardacci medesimo ne parla ancora all’anno 1326:l (Lcit t. 2,p. 74)? e n chiama, non so su qual fondamento, canonico di.Trento. In questo frattempo è probabile che Giovanni per qualche anno tenesse scuola in Padova. Il Panciroli, seguito dal Papadopoli (Hist Gymn. patav t 1,^198), dice che ciò avvenne circa l’an 1330, ma le cose che ora diremo, ci mostreranno che verso questo tempo difficilmente ciò poté avvenire. L’anno 1328 ei fu mandato, dal Cardinal Bertrando legato di Bologna, ambasciadore a Giovanni XXII in Avignone (Script rer ital vol. 18,p>.348; Ghirardacci, l cit p. 85), nè io so onde abbian tratto T Orlandi (ScrilL bologn. p. i4°) e T Ali dosi, che nel tornare, fatto prigione presso Pavia, oltre la perdita delle robe e dei libri pel valore di 1285 fiorini, dovesse ricomprare la libertà collo sborso di altri 4000 fiorini, del qual fatto non trovo cenno nelle antiche Cronache bolognesi, nè presso il Ghirardacci (a). Quindi a quattro anni, allorché lo stesso pontefice promise con sua lettera a’ Bologuesi di venir in Italia per fissare il soggiorno nella lor città, essendo stata (<7) Lo svaligiamento del povero canon.sta è provato dal conte Pantuzzi colf autorità incontrast i!ale di Cartolo. Egli crede che ciò potesse accadere nel 1326, rna non v I1.1 ragione per cui a quell* anno piuttosto assegnarlo che al 1328. Presso lo stesso autore si posson vedere più minute notizie intorno alle opere di Giovanni.