Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/31

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secondo 535 che a Ini appunto scriva il Petrarca? Non poteva Giovanni col frequente commendar S. Girolamo averne in altri destata venerazione e stima, sicchè essi ancora lo preferissero agli altri dottori della Chiesa? Aggiungasi che se Giovanni avea la pedantesca superbia che il Petrarca rimprovera a colui a cui scrive, essa , si vedrebbe ancora nelle sue opere; e nondimeno io non ve ne trovo vestigio alcuno. Non è dunque abbastanza provato che queste lettere debbansi credere indirizzate a Giovanni cf Andrea. Questi anzi ci vien dipinto non solo dal Volterrano (l. ciL), ma ancor da Filippo Villani nell’originale latino, come uomo d’austerissima vita, e che per vent’anni dormì sul nudo terreno, avvolto in una semplice pelle d’orso; di che, dice il Villani, fecero testimonianza, poichè egli fu morto, i suoi domestici. Che se pur voglia dirsi che questi testimoni non bastano, perchè crediamo tai cose, molto meno deeci bastare L’autorità di Poggio fiorentino, perchè ne formiamo il troppo diverso carattere che egli ce ne ha fatto nelle sue facezie (p. 57, ed. ven. 1519). Io non so pure su qual fondamento il Panciroli, seguito dal co. Mazzucchelli, affermi che egli ebbe un figliuol! naturale detto Buonincontro o Buoninconzio. Di lui parlano le antiche Cronache di Bologna, e dicono che avendo egli due volte congiurato contro Taddeo Pepoli e i due di lui figliuoli, fanno i338 e fanno i35o, questa seconda volta fu preso e decapitato (Script rer. ital vol. 18, p. i63, 3-7, 4J 7) i ma in essa, come anche presso il Ghirardacci (Stor di Bol. t.2. p. n;>6)