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Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/43

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SECONDO 547 icaL Hi, figliuoli di Bianco giàfrate fratello del Testatore. Fu sua moglie Novella figliuola di Federigo già di Giovanni Andrea Caldarini Dottore famosissimo. Ebbe in dote novecento lire di Bolognini. Vivea anche suo figliuolo per nome Battista legittimo e naturale. A’ quali figliuoli di Giovanni deesi aggiungere quel Marco figliuol naturale del medesimo di cui parlasi nell antica Cronaca italiana (Script. rer. ital l cit. p 551), e che fu per delitto di tradimento appiccato in Bologna Fanno i3t)i. L’ambasciata del Legnano ottenne presso il pontefice ciò ch’ei bramava, ed ei tornò in Italia, e recossi al campo dei Bolognesi con autorità di conchiuder con essi la pace (ib. p. 5o5)y ma tutto fu inutile; nè i Bolognesi per allora si curaron di pace. Più felice fu la seconda ambasciata , per cui egli andò f anno seguente allo stesso pontefice tornato frattanto a Roma (ib. p. 513) , perciocchè allora non solo si stabilì la pace tra ’l papa e i Bolognesi; ma quegli inoltre dichiarò il Legnano suo vicario in Bologna, e ordinò che nelle mani di lui dovessero gli anziani e i confalonieri dare il giuramento di fedeltà (ib.p. 515). In quest onore diede Giovanni a vedere la singolar sua modestia, perciocchè non volle distinzione di sorta alcuna, e a tutti mostrossi sempre cortese ed affabile, talchè si conciliò maravigliosamente l’amore e la stima de’ Bolognesi (ib.; et Ghirard. l. cit. p. 367;). Nell’antica Cronaca latina si aggiugne (Script. rer. ital. I. cit. 190) eli egli avea dal Comun di Bologna 110 lire al mese. Ma assai più pregevole fu 1 attestalo di gratitudine, che i Bolognesi gli