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TERZO t)(>I
chiama: Ad Dominum Antonium Plebanum
de Vado , Grammaticae , Loycae. Rectoricae
optimum in stria tonni (Mehus: l. cit p. 3:>/j).
E a lui pure scrisse Coluccio una sua lettera
pubblicata! dall’ab. Mehus (ib.), da cui raccogliesi di’ egli era professor di gramatica insieme con Domenico d’Arezzo, di cui ci riserbiamo a parlare nel tomo seguente; perciocchè
in essa Coluccio lo esorta a non gareggiar con
Domenico , e a deporre perciò il pensiero di
spiegar le Tragedie di Seneca , cosa già cominciata dal suddetto gramatico. Nel Necrologio
di Santa Maria Novella della stessa città di
Firenze, si fa un grande elogio di f Guido
da Reggiolo domenicano, ivi morto a’ 25 di
marzo del 1394, e di lui si dice che era già
stato nel secolo Gramatico massimo e Oratore
e Retore perfettissimo , e che teneva la scuola
presso la chiesa d’Ognissanti; che fattosi poi
religioso, fu sì rispettato in Firenze, che avendo
i Fiorentini ricuperata la terra di Reggiolo, patria di Guido, lor ribellatasi, e avendo dannati
a morte circa dugento di que’ terrazzani, egli
ottenne loro il perdono; e che nel suo convento medesimo ei tenne scuola di gramatica,
finchè visse, lasciando in disparte gli altri studj,
ne’ quali pure avea fatti grandi progressi, e
lasciò dopo di sè molti dotti ed eruditi discepoli (ib), p. 331). Convien dire però, che niuna
opera ci abbia egli lasciata, poichè di lui non
fanno menzione alcuna i PP. Quetif ed Echard
A questa classe appartengono ancora e Benvenuto da Imola , che per più anni tenne scuola
di lettere umane in Bologna , e singolarmente