Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/470

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974 LIBRO La prima si è una delle più magnifiche chiese di cui vada adorna l’Italia, cioè quella di s Petronio di Bologna, ch’ebbe cominciamento l’an 1390. A dì 7 di Giugno, si dice nell’antica Cronaca italiana di quella città (ib. vol 18, p. 543), nel Mercoldì la mattina a ore undici fu messa la prima pietra nel fondamento della Chiesa di Messer San Petronio, e fu verso la Chiesa di Santa Maria de9 Ri istigarli. Questa pietra si condusse da San Pietro, e ivi fu sacrata, e fu condotta per mano di due Confalonieri del Popolo, che furono R enei viene di Castello, e Niccolò dalla Foglia Notajo, e fu accompagnata da’ Signori Anziani e dai Collegj , e con tutto il Clero di Bologna, e sonarono le campane, finchè la detta pietra fu messa nel fondamento, e si tennero serrate dalla mattina fino a terza le botteghe. In questa pietra era scolpita l’Arme del Comune di Bologna. L’altra è la celebre torre di Santa Maria del Fiore in Firenze, una delle più grandi e delle più vaghe d’Italia. Giotto ne fu l’architetto, e, secondo il Vasari (Vite de’ Pitt., ec. t 1, p. 323), gittossene la prima pietra l’anno 1334? {J di luglio. Giovanni Villani però discorda nel giorno, e ne fissa il principio a’ 18 dello stesso mese (l. 11 , c. 12). Io non parlo qui della torre di Modena, poichè già altrove abbiam toccato ciò che ad essa appartiene (t 3, p. 679) (*). (*) Fra’ più illustri architetti di questo secolo non doveasi tacere F. Giovanni delf Ordine degli Eremitani di S. Agostino, uomo di non ordinario valore, ingegnere del Comune di Padova , e autore, fra le altre cose f del modello del celebre coperto della sala della Ra-