Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/213

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PRIV10 19-7 altre foiulonne egli presso Firenze, una in s Francesco del Bosco in Mugello, di cui non rimangono che dodici codici assai malconci 5 f altra nel monastero de’ Canonici regolari di S. Bartolommeo alle radici del Monte Fiesole, ove ancor si conserva il Catalogo antico de’ codici ch’ei vi ripose; ma questi ancora non. hanno avuta la sorte di essere conservati, come si conveniva. Di queste due biblioteche parla il sopraccennato eli. canonico Bandi ni nell’erudite sue note alla Vita di Marsiglio Ficino (p. 9, ec.) (*). Ma la magnificenza di Cosimo si diè a vedere singolarmente nella pubblica biblioteca che, a cornuti vantaggio de’ dotti , aprì in Firenze nel convento di S. Marco delPOrdine de1 Predicatori. Questo fu il luogo eli’ egli trascelse a riporvi i libri del Niccoli, perciocché nell’anno appunto in cui quegli morì, avea egli dato principio alf ampia fabbrica di quel convento, in cui, secondo il Vasari (LciL (*) Il P. abate D. Arcangelo Baldoriotti, canonico lateranense, con due suoi opuscoli, pubblicati nel 1 ~6f) e nel 1774 « ha risposto a ciò che il sig. canonico Bandini avea affermato intorno all1 infelice stato della libreria e dei codici della Canonica di S. Bartolommeo di Fiesole; e dando in rame 1’immagine della biblioteca di essa , e rammentando il Catalogo di que’ codici pubblicato dal P. ab. d Antonio Pallavicino novarese , e spiegando le ragioni e il modo con cui era-.i l’alto il trasporto della libreria medesima da un luogo alf altro, ha difesi i suoi religiosi dalla taccia lor data di negligenza nel custodirla. Ma ora è cessata ogni occasion di contesa , essendo stata questa Canonica per supremo ordine soppressa nel 1778, e trasportati que’ codici alla famosa biblioteca Laurenziana.