Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/23

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PRIMO n si gran numero di seguaci , come i primi antipapi del precedente scisma j e l’autorità di esso si venne sempre più diminuendo. E nondimeno non cessò interamente lo scisma, finchè visse Eugenio IV. Ma poichè questi fu morto l’anno 1447? e S^‘ a 5,,cccs“ sor e il Cardinal Tommaso di Sarzana col nome di Niccolò V, Amedeo finalmente l’anno 1449 fece solenne rinuncia al papato , e contento della dignità di primo cardinale, che con all ri onori gli fu conceduta, ritirossi di nuovo nell’antica sua solitudine, ove tre anni appresso finì di vivere. Così ebbe fine questo secondo scisma, che è stalo l’ultimo della Chiesa. Degli altri papi che saliron nel corso di questo secolo sulla cattedra di S. Pietro, non giova che io tessa a questo luogo la serie, e accenni le loro azioni. Solo di alcuni di essi dovrem parlar con lode nel capo seguente. 111. Mentre il sacerdozio era in tal modo funestamente diviso, non eran punto minori la turbolenze ond1 era travagliato lo stato civil dell’Italia. Niun principe italiano avea mai avuta estension di dominio eguale a quella che Giangaleazzo Visconti aveva ereditata in parte da’ suoi maggiori, e in parte acquistata col senno non men che coll’armi. Venuto a morte nel i.\o2, divise tra’ due suoi figli legittimi, Giammaria e Filippo Maria, il suo ampio dominio, e al primo assegnò Milano,.Cremona, Como, Lodi, Piacenza, Parma, Reggio, Bergamo, Brescia. Siena, Perugia e Bologna; al secondo, col titolo di Conte, Pavia, Novara, Vercelli, Tortona, Alessandria, ’V erona, Vicenza, Feltre, Belluno e Bassano colla f