Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/335

Da Wikisource.

PRIMO 31() dottissimi Annalisti camaldolesi, i quali descrivono esattamente, e danno un saggio delle opportune note con cui il valoroso artefice lo illustrò di sua mano, e ci pongon sotl1 occhio una medaglia in onor di esso coniata colle parole: Frater Maurus S. Michaelis Moranensis de Venetis Ordinis Camaldulensis Cosmographus incomparabilis (Ann. camald. t. 7, p. 252). Innoltre, alcuni anni appresso, il medesimo re Alfonso di Portogallo ordinò a Ferdinando Martinez, canonico di Lisbona, che intorno a questi viaggi chiedesse il par.ere di Paolo Toscanelli celebre astronomo fiorentino. e Ferdinando Colombo ci ha conservata la lettera (ì ita di Crisi. Colombo) che Paolo su ciò gli scrisse, inviandogli insieme una carta da navigare a tal bisogno opportuna. In tal maniera questi due Italiani, standosi nella lor patria, giovarono essi pure non poco a’ gloriosi tentativi de’ Portoghesi (*). f*) 11 sig. ab. Lampillas non sa persuadersi che fosse ordinato a F. Mauro camaldolese dalla Corte di Portogallo di formare un planisfero, e che dalla corte medesima fosse chiesto il consiglio a Paolo Toscanelli sugli ideati viaggi di mare. Qual bisogno aveano, dic’egli (Saggio t. 2, par. 1 , p. i Portoghesi o del Planisfero del Frate Mauro, a (tri consiglia del Toscane! li? Leggiadra maniera d’argomentare! Non esiston forse gli antichi libri del monastero di Murano, in cui son segnate distintamente le partite di denaro pagate perciò da quella corte a quel monaco? Non esiste forse la lettera del Toscanelli in risposta a quella che il canonico di Lisbona, Ferdinando Martinez, a v cagli scritto? Dunque o avessero, o non avessero i Portoghesi bisogno del planisfero e del consiglio del Toscanelli, è pur certo che e il planisfero fu ordinato e fu chiesto il