Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/336

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III. E vcggiarao iti fatti, die mentre i Portoghesi si andavano successivamente avanzando in mare verso le Indie orientali, si disputava in Italia se essi fossero per riuscire nel loro consiglio; e perciò può l’ab. Lampillas esclamare quanto egli vuole; ma sarà sempre vero ciò eli io ho affermato, che il passaggio per mare a.’C huiie orientali trovato non fu senza il consiglio e l’indirizzo de’ nostri. Pia» cevole è poi la riflessione ch’ei fa, cioè che il re Alfonso non fu punto sollecito di tali scoprimenti; e che perciò ei non potè ordinare quel planisfero. S1 ei leggeri il suo II a eros, troverà che benchè fosse il principe Enrico promotore di tali scoperte, gli atti però ne correvano sotto il nome del re Alfonso. Assai prima però di F. Mauro camaldolese altri in Italia eransi accinti a somiglianti lavori. Il cardin Giuseppe Garampi, già nunzio apostolico alla corte di Vienna, che in mezzo alle occupazioni del suo ministero sa trovar tempo a coltivar quegli studj che sempre hanno formate la sue delizie, e de’ quali ci ha dati sì pregevoli s iggi in diverse sue opere, mi ha avvertito che nella imperial biblioteca di Vienna trovansi nove mappe nautiche col titolo: Petrus Fe sconte de Janua fecit i sta* tabulas anno Domini MCCCXVIII. Sette altre ne ha ivi posteriori di poco al mappamondo di F. Mauro, col titolo Gratiosus Benincasa Anconitanus composuit Ancone an. n. mcccclxxx. « A ella libreria Pinelli in Venezia erano quattro carte nautiche del Benincasa disegnate fin dal i l»3, e altre da lui parimente formate nel i \~o, si trovano nella libreria de’ Oberici regolari So maschi della Salute nella stessa città (Cat. Bibl. Pinell. t. 5, p. 102.). Anche nella biblioteca pubblica di Ginevra conservansi quattro carte marittime non di Grazioso, ma di Andrea Benincasa figliuol di Grazioso, fatte l’anno 1476. Andreas Benincasa F. Gratiosi Anconitani composuit anno Domini Ne parla m. Senebier (Cat. des MSS. de la Bibl. de Geni W, p. aia t, e noi ne diremo tra poco. Più antiche ancora di quelle del Benincasa son quelle di Andrea bianchi veneziano, delle